Se avesse un sottotitolo sarebbe “Effetti collaterali di Facebook”. La trama, in breve. Evandra ha sempre condiviso tutto con il marito Aurelio. Con lui si sente al sicuro, amata e protetta. Con la morte improvvisa di Aurelio, Evandra
si trova sola e scopre di avere una vita completamente vuota e tanto
tempo libero da riempire, soprattutto quando piove e non può uscire di
casa.
Consigliata dall’amica Rosalena ed aiutata dal collega di lei Baldo, si avvicina al mondo di Facebook e si lascia travolgere completamente dalla vita parallela, colorata ed apparentemente dinamica che Facebook le offre e che lei vorrebbe ingenuamente trasformare in vita reale.
La storia è commovente e delicata, di quelle a cui Paola Mastrocola ci ha abituati con Una barca nel bosco e Palline di pane,
in cui, sorprendentemente, è proprio l’assurdo e il surreale ad
irrompere nella linearità e nella banalità del quotidiano e a svelarne
la complessità e la tragicità più vera.
Con i suoi personaggi un po’ timidi, un po’ spavaldi ma soprattutto virtuali, Facebook in the rain è un’amara riflessione sulla dilagante solitudine nell’epoca dei social network
che né centinaia di contatti né la tecnologia più all’avanguardia può
colmare. Il tutto raccontato con ironia e sincero affetto per le anime
più semplici che ancora credono in un rapporto vero in un’epoca in cui
nulla sembra essere autentico.
Un libro assolutamente da leggere, tenero e coinvolgente. Vi farà sorridere, riflettere, commuovere.
Tempo di lettura un paio d’ore e Facebook non sarà più lo stesso.
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