Non tutto il male viene per nuocere e se qualcosa non funziona vuol
dire che è arrivato il momento di prendere in mano le redini della
propria vita, rincorrere i propri sogni e ricominciare. Queste le
premesse del romanzo d’esordio di Ann Mah, giornalista cinese-americana che ha scritto, tra gli altri, per il New York Times, l’International Herald Tribune e, a Pechino, come critica gastronomica per il mensile di lifestyle “that’s Beijing“.
Protagonista di Kitchen Chinese è Isabelle Lee, aspirante redattrice per la rivista di moda Belle
di New York che, licenziata in tronco e piantata in asso dal fidanzato
Richard, si trova a dover ricominciare tutto daccapo. Su consiglio
dell’amica Julia, Isabelle si trasferirà a Pechino. Lì
incontrerà la sorella Claire, brillante avvocato, con la quale tenterà
di ristabilire un rapporto affettivo irrisolto e di realizzare il
proprio sogno: scrivere per una rubrica di cucina.
Il romanzo, scorrevole e piacevole alla lettura, è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice 66tha2nd.
È un
romanzo delizioso da gustare ed assaporare pagina per pagina. Ovunque
sono presenti aneddoti e curiosità sulla cultura cinese, consigli,
ricette e soprattutto quello che si percepisce è il piacere di chi
scrive per il cibo, da cucinare e da condividere.
Non solo è una storia di emigrazione al contrario quella di Isabelle,
in cui la Cina è la nuova frontiera, il “Nuovo Mondo” in cui tutto è
possibile, persino realizzare i propri sogni, è anche il racconto di un
viaggio alla scoperta delle specialità culinarie cinesi e di sé con la
consapevolezza di chi però sa di essere nata negli Stati Uniti e che
sempre rimarrà americana, di “una buccia di banana, gialla fuori ma bianca dentro” come la stessa Isabelle ama definirsi, perché lei di cinese non ha proprio nulla se non l’aspetto. È ben radicato in Isabelle,
invece, l’ottimismo, tutto americano, di chi è fermamente convinto che
con l’entusiamo, la buona volontà ed un pizzico di fortuna i sogni
possono davvero avverarsi.
Oltre che di desideri realizzabili si
parla anche di sentimenti e di rapporti umani, perché il cibo, come la
stessa Isabelle sostiene, rafforza i legami tra le persone.
Incomprensioni
da appianare, equivoci, improbabili flirt, il successo e il trionfo
del vero amore sono gli ingredienti che rendono l’intreccio frizzante
ed avvincente.
Una lettura sicuramente consigliata a chi è alla ricerca di un libro brillante e divertente.
((PuntiLuce 2012)
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